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Dott.ssa Anna Rosa Francoletti Analista Bioenergetica, Funzionale, EMDR, Mindfulness
Ritrovare il benessere individuale attraverso la Terapia Psicosomatica
Il carattere esprime, a livello psichico e corporeo, i modi in cui la persona soddisfa i propri bisogni e le difese che erige nei confronti di essi per evitare la sofferenza. I recenti contributi delle neuroscienze e della ricerca sull’”infant research” hanno dato valore scientifico a quella che potremmo definire un’intuizione di Reich che si è focalizzato: sul “come” nel “qui e ora” la persona metteva in atto le proprie modalità operative e realizzava un incontro tra due persone vive e reali, preannunciando l’importanza dello scambio intersoggettivo nella relazione terapeutica(fattore di cura di per sé) e dell’elemento energetico presente in ogni essere vivente e in ogni relazione.
Ritrovare il benessere individuale è possibile grazie al “movimento” corporeo, che scioglie poco a poco la corazza caratteriale.
Chiama lo studio della Dott.ssa Francoletti per conoscere nel dettaglio la terapia psicosomatica.
Come lavora l'Analista Bioenergetico

L’Analista Bioenergetico, medico o psicologo, dispone di una specifica formazione in Psicoterapia Corporea, che gli consente di intervenire in maniera più o meno complessa fino all’analisi del profondo.
Lo specialista adotta un approccio che procede contemporaneamente dal versante psichico (canale verbale, ricordi, sogni, immagini, fantasie, tranfert, controtranfert) e corporeo (respirazione, macro e micromovimenti, espressività corporea, etc.), permettendo l’emergere di vissuti emotivi inconsci che, affrontati ed elaborati a livello affettivo e mentale, tendono all’integrazione psicosomatica.
Il lavoro corporeo verte sulle tensioni fibro-muscolari e connettivali, che riflettono la storia emozionale dell’individuo e comprendono aspetti riguardanti le relazioni della prima infanzia con le figure di riferimento affettivo, nonché esperienze traumatiche sia fisiche che emozionali, con vari gradi di compromissione dello sviluppo individuale.
La terapia può essere individuale e/o di gruppo, per una durata variabile in base al caso e agli obiettivi desiderati e concordati
A tutt’oggi nello studio di via Adige è operativo un “gruppo bioenergetico aperto”, quindicinale, che può accogliere i pazienti già in trattamento individuale dalla dott.ssa Francoletti o inviati da altri terapeuti.
Le classi di esercizi bioenergetici

Le classi di esercizi bioenergetici sono costituite da un gruppo di persone che insieme svolgono un insieme strutturato di esercizi sotto la guida di un terapeuta conduttore che dà il ritmo e la sequenza di movimenti e posture.
Le classi sono finalizzate a un lavoro:
– sull’aspetto individuale dell’identità relativa alla consapevolezza corporea (corpo vissuto) e alla connessione con i livelli più profondi del Sé attraverso i “movimenti emozionali” e
-sull’aspetto relazionale dell’interazione circolare co-creata da conduttore e partecipanti in un processo di regolazione interattiva e di conseguente autoregolazione.
L’obiettivo specifico è quello di aiutare l’individuo a percepire e sciogliere le tensioni muscolari e connettive croniche e i blocchi energetici (controparte fisica di adattamenti caratteriali e conflitti psichici) al fine di combattere lo stress, esprimere le emozioni trattenute e raggiungere uno stato di maggiore vitalità e benessere.
Il lavoro risulta delicato, profondo e al contempo giocoso, nonostante gli esercizi siano ben lontani dal lavoro tipo “ginnastica da palestra”, in quanto con i movimenti emozionali si entra in contatto con sentimenti soggettivamente significativi. Questa pratica comprende sia movimenti lenti, maggiormente rivolti alla percezione interna, sia movimenti espressivi, più catartici, rivolti all’esterno.
La fase finale della classe è quella del rilassamento guidato, momento in cui l’individuo può iniziare a lasciarsi andare staccando il controllo; talvolta ci può essere, in alternativa, una sessione di massaggio( contatto affettivo non tecnico) dove il rilassamento è vissuto in modo relazionale anziché individuale.
Anche la respirazione, inevitabilmente attivata dal movimento, contribuisce ad aumentare il livello energetico e la capacità di “sentire”.
Tutti questi micro e macro-movimenti emozionali, tramite la riattivazione della “memoria procedurale”, possono portare a sperimentare nuove strade e nuove procedure più funzionali per la vita della persona.
Alla luce dei recenti apporti scientifici delle Neuroscienze, pur non essendo un lavoro terapeutico (senza quindi l’elaborazione analitica dei vissuti), il movimento emozionale può attuare procedure corporee, configurazioni senso-motorie-emozionali, funzioni relazionali primarie di contenimento e regolazione.